Un Viaggio Attraverso le Acque “Vive” : 2ª Parte - L'Acqua Informata -

Nel  precedente articolo, abbiamo esplorato il mondo affascinante dell'acqua magnetizzata, un tipo di acqua che ha dimostrato di avere potenziali benefici per la salute e il benessere. 

Oggi, continuiamo il nostro viaggio, esplorando un altro concetto intrigante: l'acqua informata.

L'acqua informata è un tipo di acqua che ha ricevuto un messaggio, un'informazione o un concetto. Questo processo si basa sulla teoria che l'acqua ha una "memoria" e può trattenere le informazioni che le vengono trasmesse. Quando beviamo questa acqua, possiamo infondere a noi stessi queste informazioni, poiché il nostro corpo è composto in gran parte di acqua.

Esistono vari metodi per informare l’acqua, tra cui l’uso di parole, immagini e colori. Ad esempio, si può scrivere una parola su un’etichetta e attaccarla a una brocca o bottiglia di vetro con l’acqua. 

Le parole scelte possono essere ispirate dalle immagini dei cristalli pubblicate nei libri del dott. Emoto. 

Un altro metodo consiste nel disporre un’immagine sotto una brocca di vetro piena d’acqua. 

Infine, si può scegliere di informare l’acqua con un colore.

L’acqua informata può essere utilizzata in molti ambiti che possono aiutare in modo dolce il nostro lavoro per mantenere o ritrovare l’equilibrio e l’armonia. Tuttavia, è sempre necessario consultare un esperto prima di procedere.

Oggi vi parleremo del Dr. Masaru Emoto e dell'Immunologo Jacques Benveniste

Uno degli esperimenti più famosi sull'acqua informata è stato condotto dal Dr. Masaru Emoto

Emoto ha dimostrato che l'acqua cambia quando viene a contatto con certe parole, si carica del loro significato, ne mantiene la memoria e si trasforma quindi in acqua informata, che trasmette la frequenza del messaggio con cui è stata caricata.

Emoto ha condotto una serie di esperimenti per dimostrare come l'acqua cambia quando viene a contatto con certe parole, si carica del loro significato, ne mantiene la memoria e si trasforma quindi in acqua informata. Ha utilizzato l'acqua per lasciare un messaggio prezioso per ognuno di noi, facendoci capire quanto siamo responsabili e quanto poco ne siamo consapevoli.

Emoto ha studiato per oltre 20 anni l'evidenza scientifica di come la struttura molecolare nell'acqua si trasforma quando viene esposta a parole, pensieri, suoni e intenzioni umane. 

Ha fatto ciò attraverso la tecnologia di analisi della risonanza magnetica e fotografie ad alta velocità.

Dalle immagini è emerso che i cristalli a cui venivano diretti pensieri positivi erano perfettamente armonici e uniformi, mentre quelli a cui venivano diretti pensieri negativi erano più caotici e avevano forme confuse. Emoto ha così concluso che l'acqua riesce a "ricordare" le frequenze dei pensieri e viene anche trasformata da essi.

Gli esperimenti di Emoto hanno dimostrato che esiste una forza nel pensiero, una forza che ha un impatto sull'acqua presente negli organismi e nelle piante. Dalle sue ricerche si evince che i pensieri negativi indeboliscono e disordinano la struttura interna dei cristalli d'acqua, mentre i pensieri positivi rafforzano creando bellezza e serenità.

Jacques Benveniste 

Jacques Benveniste,  allergologo ,immunologo e scienziato, direttore presso l’Istituto nazionale francese per la salute e la ricerca medica (INSERM),  ha aperto una nuova area scientifica con le sue ricerche sulla "memoria dell'acqua". 

Fenomeno che si riferisce alla capacità dell'acqua di trasportare informazioni molecolari, e di registrare, trasmettere e amplificare queste informazioni.

Benveniste ha condotto una serie di esperimenti che hanno dimostrato come l'acqua fosse capace di mantenere una memoria/informazione di sostanze in essa disciolte o diluite. Questa scoperta è stata quasi casuale, quando una ricercatrice sua collaboratrice ha commesso un errore di calcolo in relazione alla diluizione di un composto allergenico. Nonostante l'assenza quasi totale di allergeni nell'acqua, la reazione avvenne indistintamente e con intensità di molto superiore a quelle solitamente sperimentate nelle concentrazioni maggiori.

Inizialmente infastidito dall'esito insolito della procedura, Benveniste propose di ripetere l'esperimento con le stesse condizioni parametriche (diluizione sbagliata), e i risultati del nuovo esperiment dichiararono inequivocabilmente la medesima identità dei risultati prodotti.

Gli esperimenti di Benveniste hanno dimostrato che l'acqua può mantenere una memoria delle sostanze in essa disciolte o diluite, anche quando queste sostanze sono state diluite a tal punto da non essere più presenti nell'acqua. Questa scoperta ha aperto la strada a nuove ricerche sulla "memoria dell'acqua" e sull'acqua informata.

Nel prossimo articolo, esploreremo  un altro tipo di acqua “viva” che promette di avere benefici unici per la salute e il benessere. Rimanete sintonizzati per saperne di più!

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