La Corte dei Conti UE Boccia l’Europa dal Green Deal
Il Green Deal europeo ha un impatto significativo sulla gestione dell'acqua in Europa.
Tra gli obiettivi prioritari del Green Deal vi sono quelli di ridurre l'inquinamento dell'aria, delle acque e del suolo, favorire la transizione verso un'economia circolare e migliorare la gestione dei rifiuti.
In particolare, l'Unione Europea ha adottato nel maggio 2021 lo Zero Pollution Action Plan che punta a eliminare tutte le fonti di inquinamento di aria, acqua e suolo entro il 2050.
Questo piano mira a proteggere e ripristinare gli ecosistemi acquatici, compresi i fiumi e gli oceani, e a garantire un uso sostenibile delle risorse idriche.
Inoltre, il Green Deal prevede il ripristino del flusso libero di 25 mila chilometri di fiumi, contribuendo così alla conservazione della biodiversità e alla resilienza climatica.
Tuttavia, la transizione verso un'economia verde presenta anche delle sfide per la gestione dell'acqua. Ad esempio, l'estrazione del litio, un componente chiave delle batterie per veicoli elettrici, può avere un impatto significativo sulle risorse idriche locali.
La Corte dei Conti UE ha espresso dubbi sull'efficacia dei biocarburanti come alternativa credibile ai veicoli elettrici per la transizione energetica del settore automobilistico. Questo giudizio si basa su una serie di sfide significative che limitano l'uso dei biocarburanti
- Disponibilità di biomassa: La quantità di combustibile da biomassa disponibile è limitata.
- Costi: I biocarburanti sono più cari dei carburanti a base di carbonio.
- Sostenibilità ambientale: La Corte definisce la compatibilità ambientale dei biocarburanti come "sovrastimata".
Nonostante i dubbi espressi sui biocarburanti, la Corte dei Conti UE riconosce l'importanza dei veicoli elettrici nel futuro dell'automotive. Tuttavia, sottolinea che sia dal lato della domanda che da quello dell'offerta persistono "problemi", con il conseguente rischio di una contrapposizione tra la strategia del Green Deal e la sovranità industriale dell'UE.
L'industria europea delle batterie è "in ritardo" rispetto ai concorrenti globali, con una quota di meno del 10% della produzione mondiale di batterie localizzate in Europa. A frenare l'industria è "l'eccessiva dipendenza" dalle risorse di paesi terzi, come la Cina
L'estrazione del litio, un componente chiave delle batterie per veicoli elettrici, ha suscitato preoccupazioni significative per i diritti umani. Le condizioni di lavoro nelle miniere di litio sono state associate a violazioni dei diritti umani, inclusa la schiavitù. Inoltre, l'estrazione del litio ha portato a carenze d'acqua, inquinamento e abusi nei confronti delle comunità indigene.
La produzione di batterie al litio ha un impatto ambientale significativo. Secondo alcuni studi, la produzione di una batteria al litio utilizza tre volte più energia rispetto a una batteria tradizionale⁶. Inoltre, l'industria delle batterie può portare a deforestazione, perdita di habitat e inquinamento dell'aria e dell'acqua.
"Paradossalmente produrre auto elettriche, inquina maggiormente, rispetto al normale veicolare delle macchine a benzina."
Il Green Deal europeo riconosce l'importanza dell'acqua come risorsa vitale e si impegna a proteggerla attraverso una serie di iniziative volte a ridurre l'inquinamento, a promuovere l'uso sostenibile delle risorse idriche e a ripristinare gli ecosistemi acquatici.
La Corte dei Conti UE sottolinea che:
"È necessario intervenire con urgenza per garantire che l'industria europea possa produrre auto elettriche su larga scala a prezzi competitivi, assicurando al contempo, l'approvazione di materie prime, potenziando le infrastrutture di ricarica in tutto il continente".
In conclusione, la Corte dei Conti UE ha espresso un giudizio critico sulle attuali politiche energetiche dell'Europa. Questo giudizio espone la necessità di un cambiamento radicale nel modo in cui l'Europa affronta la transizione energetica, mettendo in discussione l'efficacia dei biocarburanti e sottolineando l'importanza dei veicoli elettrici. Tuttavia, per realizzare questo cambiamento, l'Europa deve affrontare una serie di sfide significative, tra cui la necessità di sviluppare un'industria delle batterie competitiva, di potenziare le infrastrutture di ricarica e di affrontare le gravi questioni di diritti umani e ambientali associate all'estrazione del litio e alla produzione di batterie.
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