Nuovo Divieto di Balneazione a Palermo
Il Comune di Palermo ha recentemente annunciato un nuovo divieto di balneazione per la stagione estiva 2024.
Questo provvedimento, che sarà in vigore dal 1° maggio al 31 ottobre, è stato preso a seguito del Decreto dell’Assessorato Regionale della Salute n. 324 del 18.03.2024.
Scarica qui l'Ordinanza del Comune di Palermo
Il divieto di balneazione riguarda diverse aree lungo la costa palermitana.
Tra queste:
- Spiaggia Vergine Maria (PA – Addaura), per un tratto di 400 metri;
- Via Barcarello (PA – Sferracavallo), per un tratto di 250 metri;
- Sbocco Ferro di Cavallo Locamare (PA – Mondello), per un tratto di 300 metri;
- Da fine porto Sant’Erasmo a inizio Porto Bandita (inclusa area di via Messina Marine 328) per 3.700 metri;
- Da fine porto Bandita a Lido Olimpo, per un tratto di 2.500 metri;
- Lido Olimpo (760 metri).
Inoltre, il divieto riguarda anche alcune aree non per inquinamento, ma per altri motivi (es. appartenenza ad aree portuali o industriali).
Tra queste:
- Porticciolo Sferracavallo
- Porto Fossa del Gallo
- Porto di Mondello
- Porto dell’Addaura
- Da porto Vergine Maria a porto Sant’Erasmo
- Porto Bandita
Il divieto di balneazione è stato imposto principalmente a causa dell'inquinamento. Questo provvedimento segue la pubblicazione del Decreto dell’Assessorato Regionale della Salute sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana.
Per ottenere ulteriori informazioni sui divieti di balneazione attivi nel 2024 a Palermo e nel resto della Sicilia, è possibile consultare il portale acque del Ministero della Salute. Il sito contiene una mappa aggiornata con tutte le zone sottoposte a divieto e informazioni sulla qualità dell’acqua Comune per Comune.
Le principali fonti di inquinamento dell'acqua a Palermo possono essere raggruppate in diverse categorie:
1. Reflui domestici: Gli scarichi domestici, se non adeguatamente trattati, possono rilasciare sostanze inquinanti nelle acque.
2. Attività industriali: Le industrie possono rilasciare una varietà di sostanze chimiche e rifiuti nelle acque attraverso i loro scarichi.
3. Attività agricole: L'uso eccessivo di fertilizzanti chimici e altre pratiche agricole non corrette, come il mancato ricorso alle rotazioni colturali, la cattiva gestione dell'irrigazione o le errate tecniche di spandimento, possono portare all'inquinamento delle acque.
4. Deposito illegale di rifiuti: Il deposito illegale di rifiuti può portare alla contaminazione delle acque.
5. Inquinamento atmosferico: Gli inquinanti atmosferici, come gli ossidi di zolfo e di azoto, possono finire nelle acque superficiali e sotterranee attraverso la pioggia acida.
6. Trattamento delle acque reflue: La principale fonte puntuale di inquinamento per le acque è costituita dal trattamento delle acque reflue.
È importante notare che queste fonti di inquinamento non sono esclusive a Palermo, ma sono comuni in molte aree urbane. La gestione efficace di queste fonti di inquinamento richiede un approccio integrato che coinvolga sia le politiche pubbliche che le pratiche individuali.
Il Comune di Palermo sta affrontando il problema dell'inquinamento dell'acqua con una serie di misure.
Tra queste:
1. Riduzione della pressione dell'acqua: A causa della diminuzione del volume degli invasi negli ultimi mesi, l'Amap ha deciso di ridurre la pressione dell'acqua in molti quartieri di Palermo.
2. Acquisizione di nuovi pozzi: L'Amap ha avviato l'acquisizione di nuovi pozzi per mitigare gli effetti della stagione siccitosa.
3. Piano straordinario di riduzione delle perdite fisiche: Questo piano è stato attuato per ridurre le perdite di acqua nelle reti di distribuzione.
4. Lotta agli allacciamenti abusivi: L'Amap sta combattendo gli allacciamenti abusivi per ridurre i volumi idrici erogati alle utenze extraurbane.
5. Riduzione dei volumi idrici erogati alle utenze extraurbane: Questa misura è stata adottata per ridurre ulteriormente l'inquinamento dell'acqua.
Queste misure sono volte a garantire che l'acqua rimanga disponibile e sicura per l'uso durante la stagione estiva e oltre. Tuttavia, è importante notare che queste sono soluzioni a breve termine. Per affrontare efficacemente l'inquinamento dell'acqua, sono necessarie soluzioni a lungo termine, come la limitazione dell'uso di sostanze chimiche nocive, l'implementazione di sistemi di trattamento delle acque reflue efficienti, la promozione del riciclo delle acque e l'educazione della popolazione sull'importanza di evitare di gettare rifiuti nell'acqua.
In conclusione, il nuovo divieto di balneazione a Palermo rappresenta un importante passo avanti nella tutela della salute pubblica. Nonostante le limitazioni imposte, è fondamentale ricordare l'importanza di rispettare tali misure per garantire un futuro più sicuro e sostenibile per tutti.
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